***     RISO, INFORMAZIONI UTILI:

 

Definizione:

Il riso (Oryza sativa L., dal greco antico òryzha, όρυζα) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Gramineae, di origine asiatica. Insieme alla Oryza glaberrima, dal pericarpo pigmentato rosso coltivata in Africa, è una delle due specie di piante da cui si produce il riso.

Specie:

Esistono 3 sottospecie:
Indica, tipica dei climi tropicali, alto valore di mercato, cariosside lunga e sottile, produttività media e coltivata in India, Cina meridionale, Filippine, USA meridionale, Italia, Brasile;
Japonica, tipica dei climi temperati, produttività alta, cariosside corta e arrotondata, basso valore di mercato, coltivata in Giappone, Corea, Cina settentrionale, USA, Egitto, Italia;
Javanica, di minore importanza.

La Japonica è la sottospecie maggiormente coltivata in Italia, tipicamente usata per i risotti. A sua volta si divide in 4 tipologie:
Risi comuni (tondi e piccoli)
Risi semifini (tondi di media lunghezza)
Risi fini (affusolati e lunghi)
Risi superfini (grossi e lunghi)

 

Produzione Globale:

Classificazione:

 

Classificazione del riso e varietà Italiane
COMUNI   SEMIFINI   FINI   SUPERFINI
 
Riso comune
  Riso semifino   Riso fino   riso superfino
             
(chicchi piccoli e tondi).  Cottura 12-13 min.   (chicchi tondi di media lunghezza o semi lunghi). Cottura 13-15 min.   (chicchi lunghi affusolati e semi affusolati). Cottura 14-16 min.   (chicchi grossi lunghi e molto lunghi). Cottura 16-18 min.
             
Indicati soprattutto per minestre in brodo e dolci, in quanto durante la quanto durante la cottura tendono a rilasciare l'amido.   Adatti per antipasti, risi in bianco, risi in bianco, timballi   Adatti alla preparazione di risotti e contorni. Tengono bene la cottura e rilasciano pochissimo amido. Per questo sono indicati nella preparazione di insalate e di piatti in cui i chicchi debbono rimanere ben sgranati Hanno un valore commerciale, una qualità ed un costo superiore.
             
Balilla
 Balilla grana grossa
 Cripto*
 Rubino
 Bali
 Selenio
 Ticinese
 Pierrot
 Razza 253
 Americano 1600
 Elio
 Auro
 Raffaello
 
  Rosa Marchetti*
 Lido*

 Titanio
 Monticelli
 Italico
 Maratelli
 Piemonte
 Padano
 Romeo*
 Vialone nano
 Argo
 
  Ribe (Rinaldo
 Bersani)*

 Europa
 R.B.
 Ringo
 Romanico
 P. Marchetti
 Radon
 Veneria
 Rizzotto
 
S. Andrea*
 Vialone nero
 Ariete
 Bonnet
 Loto
 Molo
 Riva
 Cervo
 Drago
 Smeraldo
  Arborio
 Redi
 Volano
 Roma
 Razza 77
 Baldo*
 Carnaroli**
 Italpatna
 Silla
 Gritna
 Koral
 Onda
 Strella
 Miara
 Panda
 Vela
 Star
             
* Varietà di riso pregiate
 ** Varietà più pregiate in assoluto

 

Tipologie:


Oltre al riso integrale e a quello brillato, in commercio si trovano varie tipologie di riso.

Riso a cottura rapida. Viene sottoposto ad una parziale cottura seguita da disidratazione (è quindi un riso precotto ed essiccato), che consente di accorciare notevolmente i tempi di cottura (perché l'acqua penetra all'interno molto più velocemente).
Riso arricchito. Il riso può essere arricchito di vitamine idrosolubili dopo la raffinazione, con lo scopo di reintegrare le perdite o comunque assicurarne un livello adeguato per l'organismo.
Si ottiene arricchendo il riso brillato con chicchi imbevuti di soluzione vitaminica, nel rapporto di 1 chicco ogni 200, oppure spruzzando le cariossidi con una soluzione composta da microelementi. In questo modo si tenta di ripristinare la quantità di sali minerali e vitamine persa durante il processo di sbiancatura. Dal momento che non sappiamo la quota di micronutrienti trattenuta durante il processo di cottura (dopo averli assorbiti in fase di lavorazione potrebbe rilasciarli in maniera importante all'acqua bollente), il riso arricchito non ha ottenuto un grosso successo commerciale.

Riso integrale: conserva parte della crusca in seguito ad una raffinazione ridotta al minimo (maggior contenuto di vitamine, minerali e fibre).

Riso parboiled. Il riso integrale, dopo essere stato lasciato immerso in acqua per uno o due giorni, viene trattato con vapore per aumentarne l'umidità. Questo trattamento favorisce la migrazione delle componenti idrosolubili, come le vitamine ed i sali minerali, dai tegumenti esterni verso l'interno del chicco. Dopodiché si esegue un rapido essiccamento in modo che questi preziosi micronutrienti rimangano confinati al suo interno. Il riso parboiled mantiene un colorito più giallo rispetto al comune perché, oltre ai sali minerali e alle vitamine, migrano all'interno anche i pigmenti carotenoidi presenti negli strati esterni.

In genere la varietà Ribe è quella che si appresta di più a questo tipo di trattamento

Riso converted. E' un prodotto analogo al parboiled, ma ottenuto con tecniche più perfezionate e moderne con cui vengono ridotte maggiormente le perdite dei composti nutritivi.

 

 

 
 
   
   
BALDOriso superfino   Il Baldo è una varietà di riso superfino italiano introdotta nel 1977, derivato dall'incrocio dell'Arborio con Stirpe 136 e prevalentemente coltivato nel Vercellese, Novarese e Pavese. Il responsabile del mantenimento della purezza è l'Ente Risi.
Nonostante sia coltivato da decenni e non sia particolarmente conosciuto, viene considerato un riso emergente tra i migliori d'Italia. Negli anni recenti infatti sta riscontrando un crescente successo venendo impiegato sia nelle cucine dei professionisti, sia in quelle familiari, grazie alla sua consistenza (nei risotti si mantiene al dente se viene ben tostato al momento della cottura), ma soprattutto grazie al suo sapore.
Il Baldo ha un'ottima capacità di assorbire i condimenti rilasciando amido durante la cottura; è consigliato per la maggior parte dei risotti. I risotti risulteranno cremosi e amalgamati con una perfetta sintonia tra il riso e i condimenti, motivo per il quale viene sempre più spesso preferito ad altre varietà.
Come accade anche per altre note varietà di riso commercializzate in Italia (Carnaroli, Arborio, Rosa Marchetti), sotto il nome Baldo possono essere commercializzate anche altre varietà appartenenti alla stessa classe merceologica (ad esempio varietà Galileo). I criteri di classificazione infatti rispondono a logiche legate alla forma merceologica e non alla sostanza (per evidenti ragioni di mercato industriale). Risulta quindi non facile poter ottenere una confezione di riso Baldo realmente contenente tale varietà e non altre surrogate.
 
  CULTIVAR JAPONICA
  ORIGINE ITALIA
  CATEGORIA SUPERFINI
  RESA ELEVATA
  RIL.AMIDO ELEVATO
  INDICATO RISOTTI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
   
   
ARBORIO

riso superfino

   
Il riso Arborio è una varietà italiana di riso molto utilizzato nella preparazione dei risotti[1] selezionato da Domenico Marchetti.

Prende il nome dal comune vercellese di Arborio, nella Pianura Padana, dove la varietà è stata selezionata[2][3].

Il chicco si presenta grande perlato e tende ad aumentare notevolmente di volume durante la cottura assorbendo acqua fino a cinque volte l'equivalente del suo peso[4].

L'Arborio è una cultivar del gruppo di varietà Japonica della specie Oryza sativa e rientra tra quelli superfini[5].
 
  CULTIVAR JAPONICA
  ORIGINE ITALIA
  CATEGORIA SUPERFINI
  RESA ELEVATA
  RIL.AMIDO ELEVATO
  INDICATO RISOTTI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
   
   
CARNAROLIriso superfino    Riso Carnaroli
Carnaroli è un riso a chicco medio originario di Pavia, Novara e Vercelli. Tradizionalmente il riso Carnaroli viene usato per preparare il risotto ed è diverso dal più comune riso Arborio per maggiore contenuto di amido, consistenza più soda e il chicco più lungo. Il riso Carnaroli tiene la cottura meglio rispetto ad altre varietà di riso durante la cottura lenta richiesta per fare il risotto, perché presenta maggiori quantità di amilosio. Appartiene alla classe del riso "superfino" e spesso è chiamato "re dei risi".

Come accade anche per altre note varietà di riso commercializzate in Italia (Baldo, Arborio, Rosa Marchetti), sotto il nome Carnaroli possono essere commercializzate anche altre varietà appartenenti alla stessa classe merceologica (ad esempio varietà Carnise, Keope). Purtroppo i criteri di classificazione rispondono a logiche legate alla forma merceologica e non alla sostanza (per evidenti ragioni di mercato industriale). Risulta quindi non facile poter ottenere una confezione di riso Carnaroli realmente contenente tale varietà e non altre surrogate. Nonostante sia allo studio da diversi anni una proposta di legge che vada a modificare le attuali regole della commercializzazione, allo stato attuale vi sono poche garanzie per garantire la scelta dei consumatori.
Si produce nei terreni coltivati a risaia del novarese e del vercellese, in Piemonte, e della Lomellina, in Lombardia.[1]
Un fattore importante per gli amanti di questà varietà è ricercare il Carnaroli prodotto da semente certificata. La garanzia di tracciabilità e autenticità data dalla semente è un elemento determinante per la distinzione delle peculiarità di tale varietà. Infatti grazie all'impiego di semente certificata, rinnovata ogni anno nel ciclo di certificazione previsto dall'ENSE (Ente Nazionale Sementi Elette) sì è certi di poter assaporare il gusto autentico.
 
CULTIVAR JAPONICA
ORIGINE ITALIA
CATEGORIA SUPERFINO
COTTURA NON SCUOCE
RESA
  RIL.AMIDO MEDIO
  INDICATO COTTURA PILAF - ACCOMPAGNO CARNE PESCE

 

 
 
   
   
ORIGINARIORiso comune   Quello che vedete nella foto è riso Originario, rappresentato allo stadio greggio, semigreggio (meglio conosciuto come integrale) e lavorato. Si tratta di un riso tondo di tipo japonica: le sue ridotte dimensioni, la forma tondeggiante, una certa collosità e la scarsa tenuta alla cottura ne fanno l’ingrediente ideale per quelle preparazioni in cui il riso deve diventare la base della ricetta, da mescolare ad altri ingredienti, come avviene nel caso dei dolci. Il riso Originario è il riso del tipo Comune e per i consumatori i due termini sono ormai sinonimi. Corrispondono alle stesse caratteristiche diversi risi comuni diffusi sul mercato, come il Balilla e il Selenio. In questo caso il consumatore non deve preoccuparsi della tenuta alla cottura: poiché tipicamente la bollitura nella preparazione dei dolci avviene in latte, si calcoli che essa “deve” superare i 15 minuti, mentre in acqua il tempo minimo (ma potete, anzi dovete abbondare) scende a 12-14 minuti. Questo ultimo valore è consigliato anche se si utilizza il riso Comune o Originario per una minestra o un timballo ma in tal caso si tratta di un tempo massimo di cottura, da non superare.
  CULTIVAR JAPONICA
  ORIGINE ITALIA
  CATEGORIA TONDO
  COTTURA SCUOCE
  RESA  
  RIL.AMIDO  
  INDICATO SUSHI DOLCI TORTE DI RISO ARANCINI CROCCHE

 

 

 
 
   
   
RIBERiso fino   Quello che vedete nella foto è riso Ribe, rappresentato allo stadio greggio, semigreggio (meglio conosciuto come integrale) e lavorato. Si tratta di un riso lungo di tipo japonica con dimensioni che ne fanno un discreto ingrediente per risotti. Sconsigliamo di utilizzarlo per i dolci mentre è un ottimo ingrediente per le preparazioni più complesse come pure per le insalate di riso, per le quali è sufficiente una bollitura di 15 minuti. Questo riso ha un tempo di cottura difficile da determinare, variabile persino tra un’annata e l’altra. Tipicamente, il tempo di cottura al dente del risotto con il Ribe è 15 minuti. Spesso viene commercializzato come parboiled e in questo caso si può rilassare: sulla scatola troverete un tempo variabile tra 10 e 12 minuti, ma potete superarlo senza danni, secondo il vostro gusto. Vale anche per il Ribe la regola del grasso: se il condimento del risotto è particolarmente pesante la cottura “al dente” si prolungherà di 1-2 minuti.
  CULTIVAR JAPONICA
  ORIGINE ITALIA
  CATEGORIA FINO
  COTTURA  
  RESA  
  RIL.AMIDO BASSO
  INDICATO INSALATE CONTORNI PILAF ETC

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
   
   
ROMA

riso superfino

  Quello che vedete nella foto è riso Roma, rappresentato allo stadio greggio, integrale (meglio conosciuto come integrale) e lavorato. Questo riso ha un chicco grosso, simile all’Arborio ma un po’ più corto, che tiene poco la cottura. La discreta collosità, cioè l’alta percentuale di amido che cede durante la cottura, ne fa un riso difficile da trattare, ma anche un ottimo ingrediente per i risotti che richiedono una perfetta mantecatura. Il tempo di cottura per risotti e minestre al dente è di circa 16 minuti. Se usate un riso parboiled, come peraltro troverete scritto sulla confezione, potrete ridurre il tempo di cottura di qualche minuto, ma anche lasciarlo sul fuoco più dei minuti “canonici”. La prebollitura che avviene durante la parboilizzazione rende più “elastiche” le performances ai fornelli e vi mette al riparo da “brutte sorprese”. Tenete presente che il tempo di cottura del riso bianco varia in relazione all’annata, all’invecchiamento, al grado di lavorazione: elementi di difficile valutazione. Nel caso del risotto poi, esso dipende anche dalla tostatura che avviene all’inizio della preparazione (dopo il soffritto e prima di immettere il liquido di cottura) e dalla quantità dei grassi che si aggiungono in seguito: questo significa che, se cucinate un risotto tradizionale che presuppone l’utilizzo di abbondanti grassi animali e vegetali, i tempi aumentano di 1-2 minuti. Nel caso di un’insalata di riso invece il tempo di bollitura del Roma dev’essere al massimo di 16 minuti.
  CULTIVAR JAPONICA
  ORIGINE ITALIA
  CATEGORIA SUPERFINO
  COTTURA SCUOCE
  RESA  
  RIL.AMIDO ALTO
  INDICATO RISOTTI MANTECATI

 

 
 
   
   
S.ANDREARiso fino   Quello che vedete nella foto è riso S.Andrea, rappresentato allo stadio greggio, semigreggio (meglio conosciuto come integrale) e lavorato. Si tratta di un riso lungo di tipo japonica: le sue dimensioni e le sue caratteristiche intrinseche ne fanno un ottimo compromesso tra tenuta alla cottura e capacità di assorbimento dei condimenti e per questo alcuni lo preferiscono allo stesso Carnaroli per la preparazione del risotto, anche se molti lo utilizzano più spesso per le minestre. Diciamo che è un buon riso da risotti se lo chef è sufficientemente esperto. Questo riso viene usato anche per i dolci, nel qual caso la sua cottura dovrà essere più lunga di qualche minuto, fino a quando cioè il riso scuoce e diventa possibile utilizzarlo come base.Il tempo di cottura per un risotto al dente è di 16 minuti. Lo troverete in vendita anche parboiled e in tal caso il tempo di cottura può diminuire di qualche minuto, secondo le istruzioni che troverete sulla scatola, ma potrete lasciarlo sul fuoco anche qualche minuto in più. Tenete presente che il tempo di cottura del riso bianco varia in relazione all’annata, all’invecchiamento, al grado di lavorazione, elementi che non potete valutare facilmente se non sono dichiarati sull’etichetta. Nel caso del risotto poi, questo tempo dipende anche dalla tostatura (il procedimento che avviene dopo il soffritto, quando immettete il riso nella pentola e lo fate sfrigolare, prima di aggiungere il liquido di cottura) e dalla quantità dei grassi che si aggiungono in seguito: questo significa che, se cucinate un risotto tradizionale che presuppone l’utilizzo di abbondanti grassi animali e vegetali, i tempi aumentano di 1-2 minuti. Nel caso di un’insalata di riso il tempo di cottura dev’essere al massimo di 15 minuti.
  CULTIVAR JAPONICA
  ORIGINE ITALIA
  CATEGORIA FINO
  COTTURA  
  RESA  
  RIL.AMIDO ALTO
  INDICATO RISOTTI MANTECATI E MINESTRE

 

 

 

 

 

 
 
   
   
VIALONE NANORiso semifino   Quello che vedete nella foto è riso Vialone Nano, rappresentato allo stadio greggio, semigreggio (meglio conosciuto come integrale) e lavorato. Si tratta di un riso medio di tipo japonica: i suoi granelli tozzi, la sua consistenza e la percentuale di amilosio assicurano una buona tenuta alla cottura ma anche un buon assorbimento dei condimenti. Diffuso soprattutto nel Veneto, dove ha ottenuto l’Igp, e nel Mantovano, viene utilizzato sempre più diffusamente per i risotti. Sconsigliamo di utilizzarlo per i dolci: il suo chicco tozzo non si spappola mentre è preferibile che durante la masticazione dei dolci di riso non si avvertano i singoli grani. Il tempo di cottura per un bel risotto al dente è di 16-17 minuti. Tenete presente che il tempo di cottura varia in relazione all’annata, all’invecchiamento, al grado di lavorazione. Ovviamente, se l’etichetta della scatola che avete in casa non vi aiuta, questi elementi sono di difficilissima valutazione e la vostra attenzione ai fornelli dovrà essere alta. Nel caso del risotto poi, il tempo di cottura dipende anche dalla tostatura (il procedimento che avviene dopo il soffritto, quando immettete il riso nella pentola e lo fate sfrigolare, prima di aggiungere il liquido di cottura) e dalla quantità dei grassi che si aggiungono durante la preparazione: questo significa che, se cucinate un risotto tradizionale che presuppone l’utilizzo di abbondanti grassi animali e vegetali, i tempi aumentano di 1-2 minuti. Nel caso di un’insalata di riso il tempo di cottura dev’essere di 14 minuti.
  CULTIVAR JAPONICA
  ORIGINE ITALIA
  CATEGORIA SEMIFINO
  COTTURA NON SCUOCE
  RESA  
  RIL.AMIDO ALTO
  INDICATO RISOTTI MANTECATI IL CHICCO NON ROMPE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
   
   
VENERE   Si tratta di un riso lungo di tipo «indica». La sottospecie Indica è caratterizzata da risi di forma allungata, a frattura cristallina, molto resistenti alla cottura ed apprezzati dai mercati nord europei.
La sua caratteristica principale è la minima cessione di amido in cottura e di conseguenza assorbono poco i condimenti. Tale caratteristica aiuta a mantenere i chicchi separati anche dopo lunghe cotture, rendendolo particolarmente adatto per le insalate o la cottura «pilaf».
Hanno un sapore neutro, profumato nel caso delle varietà aromatiche (la più pregiata è il Basmati coltivato ai piedi dell’Himalaia).

Come utilizzare il riso Thaibonnet in cucina
La forma del suo chicco (molto lungo ed affusolato), unita alla scarsa collosità, ne fa un ingrediente ideale per le insalate di riso ed i contorni. È assolutamente sconsigliato invece, utilizzarlo per i risotti proprio perché non si amalgama, ed è altrettanto assolutamente inadatto ai dolci.
Tempi di cottura
Il tempo di bollitura al dente per un’insalata di riso dev’essere inferiore ai 13 minuti in quanto tradizionalmente si vuole un prodotto finale perfettamente sgranato. Ed in tal senso, questa varietà consente performances abbastanza equilibrate anche perché si tratta di un riso ad altissima tenuta alla cottura, ottimo per i piatti in cui è necessario che i grani restino integri e divisi tra loro.
Come trovarlo in commercio
Spesso il Thaibonnet è commercializzato come parboiled ed in tal caso i tempi di cottura possono modificarsi addirittura DI 2-3 MINUTI
 
  CULTIVAR INDICA
  ORIGINE THAILANDIA
  CATEGORIA  
  COTTURA BUONA
  RESA  
  RIL.AMIDO BASSO
  INDICATO INSALATE CONTORNI

 

 

 
 
   
   
BASMATI   Basmati è una varietà di riso a grano lungo, famosa per la sua fragranza e il gusto delicato.
Il suo nome in hindi significa "Regina di fragranza", "Ricco di aroma innato" e deriva dal sanscrito vasaymayup (vasay: aroma; mayup: intriso). Successivamente divenne vasumati nelle lingue pracrite, e infine basmati che conosciamo oggi.
Brevetto del nome
Nel 2000, l'azienda statunitense RiceTec (sussidiaria della RiceTec AG del Liechtenstein) tentò di brevettare tre linee create come ibridi del riso Basmati. Al tempo stesso tentarono di registrare il nome "basmati". Il governo indiano intervenne e il tentativo venne vanificato. Nel frattempo, la Commissione europea ha accettato di proteggere il riso Basmati in base ai suoi regolamenti riguardanti le indicazioni geografiche.
Il riso Basmati viene coltivato in India e Pakistan da centinaia di anni, e alcune varietà vengono oggi coltivate anche negli Stati Uniti. Si dice che le colline ai piedi dell'Himalaya producano il miglior Basmati e la Dehra Dun è la più pregiata di queste varietà. Patna è il nome del riso Basmati coltivato nel Bengala Occidentale. Il riso basmati ha un IG di 58 contro i 90 del riso bianco, in quanto più ricco di amilopectina; è quindi adatto a chi segue una dieta, in quanto non fa innalzare repentinamente i livelli di glucosio nel sangue.
Secondo i principi dell'Ayurveda, il basmati si considera il re del riso, saatvic (puro), capace di nutrire i tessuti del corpo senza appesantirlo.
 «curiosità»
Esistono oggi 86 varietà di basmati, ma solamente 18 hanno le caratteristiche inconfondibili del riso originale. Il prezzo cambia considerevolmente da una qualità all'altra.[1]
 
  CULTIVAR INDICA
  ORIGINE INDIA PAKISTAN
  CATEGORIA ASSENTE
  RESA  
  RIL.AMIDO BASSO
  INDICATO COTTURA PILAF - ACCOMPAGNO CARNE PESCE

 

 

   
 
 
   
VENERE  
Il riso Venere è una varietà di riso ibrida, ottenuta dall'uomo grazie all'abile sfruttamento di metodi convenzionali (re-incrocio di altre varietà di riso); pertanto, seppur diverso dal punto di vista genetico rispetto alle cultivar tradizionali, il riso Venere NON è un Organismo Geneticamente Modificato (OGM).

Riso venereIl riso Venere è un tipo di riso integrale di color viola molto scuro; non a caso, viene anche detto riso nero. Oltre all'aspetto particolare, ha un gusto a sé stante ed un aroma che ricorda fortemente l'odore del pane appena sfornato.
 I progenitori del riso Venere sono nativi della Cina, dove, fino al XIX secolo, venivano coltivati (e già re-incrociati per selezione) esclusivamente come cibo destinato all'alimentazione dell'imperatore e della corte reale. La varietà odierna di riso Venere è stata perfezionate in Italia.
 Com'è deducibile, il nome "Venere" si ricollega al simbolismo mitologico; per la precisione, fa riferimento alla ben nota Dea Romana dell'amore, della bellezza e della fertilità. Tale analogia è giustificabile dal fatto che, in passato, il riso nero era considerato un potente afrodisiaco; questa convinzione promosse la nascita di un ulteriore sinonimo, ovvero "riso proibito".
 Nel nostro paese, la produzione di semente di riso Venere è svolta esclusivamente dalla SA.PI.SE. (Sardo Piemontese Sementi Soc. Coop - Società Agricola), che ha provveduto a registrare la varietà presso il Registro Nazionale delle Specie Agrarie.

 
  CULTIVAR IBRIDO
  ORIGINE ITALIA
  CATEGORIA  
  COTTURA NON SCUOCE
  RESA  
  RIL.AMIDO BASSO
  INDICATO RISOTTI ASCIUTTI CONTORNI INSALATE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*** varie fonti tratte liberamente dal web

Formati:

Gr 500 s/v,  kg 1 s/v X 2 , kg1 s/v, kg 2 s/v, kg 5 s/v X 5, kg 5 sacco, kg 10 sacco, kg 25 sacco.

 

 

                                                                          **** SALE, INFORMAZIONI UTILI:

 

Definizione:

Il cloruro di sodio è il sale sodico dell'acido cloridrico ed è il costituente principale del comune sale da cucina. A temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino incolore e con un odore e un sapore caratteristici. I suoi cristalli hanno un reticolo cubico ai cui vertici si alternano ioni sodio Na+ e ioni cloruro Cl. In soluzione acquosa, oppure fuso, conduce corrente elettrica.

Produzione:

Il cloruro di sodio si trova abbondantemente in natura. La maggior parte è disciolta in acqua, a formare acqua marina; in parte si trova come minerale allo stato solido in giacimenti di terraferma (in questo caso prende il nome di "salgemma"). I processi di produzione variano a seconda della forma in cui il cloruro di sodio è disponibile.

Il costo di produzione del sale marino è intorno a 50 euro per tonnellata per il prodotto grezzo e, dopo la lavorazione, il costo all'ingrosso è intorno a 150 euro. Il sale non scade, si conserva per anni, anche nei magazzini all'aperto.

Sale marino da evaporazione solare:

È la forma più antica di produzione di sale marino, fatta in stabilimenti detti saline. Viene fatta solitamente a partire dall'acqua di mare, che viene raccolta in vasche impermeabilizzate di grande estensione e bassa profondità; l'acqua di mare staziona nelle vasche e, per effetto dell'irraggiamento solare, la salamoia si concentra. Poiché durante la concentrazione si verifica la precipitazione di sali diversi dal cloruro di sodio, la salamoia stessa viene trasferita, col crescere della concentrazione, a vasche diverse. Le prime vasche, in cui non si ha precipitazione, sono dette evaporanti; quelle in cui precipitano i sali di calcio (se esistono), sono dette decalcificanti. Raggiunta la concentrazione di circa 300 g/l di NaCl, la salamoia viene passata nelle vasche cristallizzanti, in cui si ha precipitazione del cloruro di sodio.

Il cloruro di sodio solido depositatosi sul fondo delle vasche cristallizzanti viene quindi raccolto con macchine dette coltivatori e inviato alla fase successiva di raffinazione.

dei sali diversi dal cloruro di sodio. Tale eliminazione si ottiene mediante lavaggio in controcorrente con acqua quanto più pura possibile: si ottiene così un cloruro di sodio con titolo di NaCl oltre il 99,5%, che viene essiccato e commercializzato come sale marino.

In Italia:

In Italia, le principali saline si trovano a Margherita di Savoia, in Puglia; a Cervia in Romagna; nei pressi di Cagliari, in Sardegna e a Trapani, in Sicilia, dove il sale marino è inserito tra i Prodotti agroalimentari tradizionali siciliani riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Il sale marino di Trapani delle omonime saline ha ottenuto il riconoscimento IGP[3] ed è presidio Slow Food.

Evaporazione indotta:

Differisce dall'evaporazione solare in quanto la sorgente di energia non è più il sole, ma il vapore d'acqua o l'energia elettrica. Dato che il costo energetico è proporzionale alla quantità d'acqua da evaporare, viene impiegata esclusivamente su salamoie sature o quasi sature. Si impiega quindi per il trattamento di salamoie da coltivazione a umido e, di recente, di salamoie provenienti da trattamenti di osmosi inversa (che però sono meno concentrate e meno pure delle altre).

La salamoia in ingresso viene di solito trattata chimicamente per togliere i sali di calcio e magnesio che sarebbero nocivi allo scambio termico, e ridurrebbero il titolo del sale prodotto. Il trattamento è del tipo chimico-fisico come descritto nella demineralizzazione. La salamoia trattata viene quindi concentrata in evaporatori-cristallizzatori e se ne produce un sale di altissima purezza e di granulometria molto uniforme. La purezza raggiunge il 99,9% se il sale è di uso alimentare, e supera il 99,99% se per uso negli impianti di elettrolisi.

Questo processo è detto impropriamente sotto vuoto in quanto i primi impianti di questo tipo funzionavano a pressioni più basse dell'atmosferica; oggi è più frequente il funzionamento a pressione atmosferica negli impianti a pompa di calore, anche detti a ricompressione meccanica, mentre la pressione è variabile negli impianti cosiddetti a multiplo effetto.

In Italia, vi sono grossi impianti sotto vuoto a Saline di Volterra, in provincia di Pisa e a Cirò Marina, in provincia di Crotone (chiusa nel 2008), che sfruttano rispettivamente i giacimenti di Val di Cecina e di Belvedere Spinello. Gli impianti proposti a Scanzano Jonico, in Val d'Agri, non sono mai stati realizzati.

Salgemma, estrazione da miniera:

Se l'evaporazione solare ha il vantaggio di non richiedere fonti di energia diverse dal sole se non per le funzioni di pompaggio e poche altre, ha il grave limite di essere possibile solo dove la differenza tra acqua evaporata e caduta di acqua piovana è positiva: deve evaporare più acqua di quanta ne cada con la pioggia. Ciò è possibile in un clima di tipo mediterraneo, ma assai difficile in climi di tipo monsonico, o in climi freddi. Si può parzialmente ovviare a ciò sfruttando le differenze stagionali, ma chiaramente esistono dei limiti alla produzione. Esistono però dei giacimenti di cloruro di sodio allo stato solido, residui di antichi mari, da cui si può estrarre il cloruro di sodio già in forma solida chiamato salgemma, noto anche come halite.

In questo caso la produzione è fatta per coltivazione della miniera, tipicamente mediante apparecchiature meccaniche di scavo; si ottiene un cloruro di sodio in grossi pezzi che vengono in seguito macinati per portarli a granulometrie commerciabili. Il cloruro di sodio può essere, se necessario, raffinato come il sale marino.

Sul territorio italiano, esistono depositi di salgemma sfruttati da Italkali come miniera a Petralia, Racalmuto e Realmonte, in Sicilia da cui si ottiene un sale di alta purezza (oltre il 99,8%) senza trattamenti di raffinazione. Esistono poi altri siti in cui il sale è disponibile a profondità più o meno elevate (ad esempio, in Val di Cecina, in Toscana, in Val d'Agri, in Basilicata e in provincia di Crotone, in Calabria. Sul territorio europeo tra le più antiche sono quelle di Salisburgo da cui la stessa città prende il nome (Salzburg, che dal tedesco si traduce come la congiunzione di salz, "sale" e burg, "borgo") come pure il fiume Salzach, in cui navigavano le chiatte dedite al trasporto di sale.

Molto spesso, però, il cloruro di sodio è disponibile allo stato solido mischiato con forti quantità di composti estranei, soprattutto argille, sali di magnesio e altri. In questi casi, come anche nel caso di giacimenti profondi, è conveniente procedere a una coltivazione indiretta della miniera, iniettando in profondità acqua che risale poi in superficie come salamoia satura, lasciando in profondità la maggior parte delle impurità. Nella quasi totalità dei casi, questo procedimento di coltivazione a umido è seguito da un'evaporazione, per produrre il cosiddetto sale sotto vuoto.

Ruolo biologico:

Il cloruro di sodio è essenziale per la vita sulla Terra. La maggior parte dei tessuti e dei fluidi degli esseri viventi contiene una qualche quantità di sale. Gli ioni sodio sono essenziali per la trasmissione dei segnali sensoriali e motori lungo il sistema nervoso.

Una soluzione acquosa contenente lo 0,9% di cloruro di sodio è detta soluzione fisiologica perché ha la medesima pressione osmotica del plasma sanguigno umano. È il principale fluido usato in medicina per curare la disidratazione.

Recenti studi hanno dimostrato che una dose superiore a 5 g/die può essere molto nociva, arrivando a causare un aumento del 27% di ictus o malattie a carico del cuore.

Tipi di sale:

Esistono diversi tipi di sale in commercio. Sebbene siano tutti composti in maggior parte da cloruro di sodio, spesso contengono inclusioni che ne cambiano l'aspetto. Erroneamente vengono spesso consigliati in quanto iposodici, ma il contenuto di sodio è identico a parità di capacità salante. Non vanno quindi confusi con i veri sali iposodici, dove una parte significativa di cloruro di sodio è sostituita da altri sali, generalmente cloruro di potassio.

Le diverse sensazioni gustative vanno ricondotte alla diversa forma dei cristalli che influenzano il rapporto area/superficie variando la sapidità percepita.

Sali marini:

Sale grosso

Il sale grosso, comunemente detto sale da cucina, si presenta sotto forma di cristalli grossolani.

Sale integrale

Anche questo è un sale marino, che però non è stato sottoposto a raffinazione. Ha un bianco più spento e trasparente di quello raffinato. Sebbene venga erroneamente considerato povero di sodio, non differisce significativamente da quello comunemente usato in cucina.

Fior di sale

La fleur de sel (il fiore di sale) è un tipo di sale grezzo, che basa le sue origini nell'antica Etruria, prodotto nel nord della Francia, nella Bretagna meridionale, o in Italia, in Sicilia e in Sardegna, dove viene miscelato con aromi tipici della terra, dagli agrumi, alle erbe, al mirto e allo zafferano.

Viene chiamato anche caviale del sale o sale della Camargue.

Sale nero di Cipro

Raccolto dalle acque di Cipro, il sale viene arricchito con carbone ottenuto dalla combustione delle cortecce di legno dolce (betulla, salice tiglio) che gli conferiscono il tipico colore nero. Il sale nero di Cipro viene indicato come accompagnamento per pesci,uova fritte e patate dolci.

Sale grigio di Bretagna

Detto anche sale celticoIndicato per verdure bollite, il sale viene estratto nel sud della Bretagna, verso la costa atlantica francese, al largo di costruzioni di argilla. La presenza di argilla colora di un grigio il sale e ricco di sali minerali.

Sale rosso delle Hawaii

Durante il processo di evaporazione, un'argilla di origine vulcanica presente nei giacimenti si lega al sale conferendogli il tipico colore rosso di sali minerali contenenti il ferro. Adatto per carne e pesce o per decorare i piatti, è soprattutto molto utilizzato dagli indigeni hawaiani per condire il Poke, Kalua Pig e l'Hawaian Jerky. Anticamente veniva utilizzato dagli sciamani hawaiani per i loro rituali .

Sali affumicati

Ricordiamo il sale affumicato della Danimarca dove il sale viene affumicato secondo un antico metodo di affumicatura (addirittura risalente ai Vichinghi) con legno di ginepro, quercia, ciliegio e faggio e ha un aspetto arancione, e quello affumicato Salish dall'aspetto color sabbia e un forte aroma affumicato. Ottimi per i latticini, come la mozzarella

Sali aromatizzati

Esistono sul mercato anche sali aromatizzati al limone, all'aceto, ai boccioli di rosa, alla senape, al vino rosso o persino alla vaniglia. Fra questi sali aromatizzati si ricorda anche il sale fuoco Inca, ottenuto aggiungendo al comune sale marino peperoncino, cumino, aglio, cipolla, scorza di lime e Aji Amarillo che danno un colore marroncino al sale.

Salgemma

Questi sono i più utilizzati, ma esistono anche particolari tipi di sale colorati a seconda degli elementi presenti nel luogo di estrazione del prodotto.

Sale rosa dell'Himalaya

Sicuramente il più noto e rintracciabile nei nostri mercati, il sale rosa è originariamente una formazione cristallina formatasi 250 milioni di anni fa. Sottoposto a particolari pressioni, è stato in grado di assorbire vari oligoelementi, comunque presenti in tracce non significative[13]. La miniera più abbondante del sale rosa è a Kewra nella regione del Punjab (Pakistan).

Sale blu di Persia

Il blu di Persia è un salgemma naturale, il cui colore è dovuto alla presenza di magnesio, calcio, potassio e cloro, che proviene dalle millenarie miniere dell'Iran. È molto raro da trovare e la sua particolare colorazione di colore blu di Persia è dovuta alla presenza di silvite, minerale che di solito è giallo-rosa e raramente blu. Ha una decisa sapidità e un retrogusto leggermente speziato. Macinato sul momento lo si utilizza come sale per condimenti o per pizze o semplicemente in granuli per decorare piatti ricercati (specialmente quelli a base di tartufo).

Sale viola indiano

Chiamato anche Kala Namak o anche Sanchal, si estrae nell'India Centrale ed è caratterizzato da una consistenza soffice, da un gusto sulfureo e da una colorazione che va dal rosa al viola intenso, dovuta alla presenza di greigite. Viene usato nella cucina indiana e del Bangladesh specialmente in insalate, frutta e chutney.

Sale arancione Mirroir

Dalla colorazione arancione e dall'altà sapidità, il sale Mirroir viene raccolto nelle Ande a 3700 metri dal livello del mare.

Sale non igroscopico

È un sale molto fino ottenuto per ricristallizzazione, cui vengono aggiunti antiagglomeranti, come il ferrocianuro di potassio o il carbonato di magnesio. Nel primo caso l'effetto è assai maggiore, in quanto l'eventuale condensazione d'acqua che potrebbe portare alla ricristallizzazione e quindi all'impaccamento, in presenza di ferrocianuro crea superficialmente delle formazioni dendritiche piuttosto fini; nel caso del carbonato di magnesio la dinamica è simile ma meno efficace. Il ferrocianuro non ha praticamente tossicità, e inoltre è utilizzato in quantità di poche parti per miliardo.

Sale kosher

Utilizzato dalle comunità ebraiche poiché "aspira" il sangue contenuto nelle carni (per gli ebrei è vietato assumere il sangue), ma trova impiego nella cucina mondiale come alternativa al sale grosso, con cui condivide anche la grossolanità dei cristalli.

 

 

 

Definizione:

Il cloruro di sodio è il sale sodico dell'acido cloridrico ed è il costituente principale del comune sale da cucina. A temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino incolore e con un odore e un sapore caratteristici. I suoi cristalli hanno un reticolo cubico ai cui vertici si alternano ioni sodio Na+ e ioni cloruro Cl. In soluzione acquosa, oppure fuso, conduce corrente elettrica.

Produzione:

Il cloruro di sodio si trova abbondantemente in natura. La maggior parte è disciolta in acqua, a formare acqua marina; in parte si trova come minerale allo stato solido in giacimenti di terraferma (in questo caso prende il nome di "salgemma"). I processi di produzione variano a seconda della forma in cui il cloruro di sodio è disponibile.

Il costo di produzione del sale marino è intorno a 50 euro per tonnellata per il prodotto grezzo e, dopo la lavorazione, il costo all'ingrosso è intorno a 150 euro. Il sale non scade, si conserva per anni, anche nei magazzini all'aperto.

Sale marino da evaporazione solare:

È la forma più antica di produzione di sale marino, fatta in stabilimenti detti saline. Viene fatta solitamente a partire dall'acqua di mare, che viene raccolta in vasche impermeabilizzate di grande estensione e bassa profondità; l'acqua di mare staziona nelle vasche e, per effetto dell'irraggiamento solare, la salamoia si concentra. Poiché durante la concentrazione si verifica la precipitazione di sali diversi dal cloruro di sodio, la salamoia stessa viene trasferita, col crescere della concentrazione, a vasche diverse. Le prime vasche, in cui non si ha precipitazione, sono dette evaporanti; quelle in cui precipitano i sali di calcio (se esistono), sono dette decalcificanti. Raggiunta la concentrazione di circa 300 g/l di NaCl, la salamoia viene passata nelle vasche cristallizzanti, in cui si ha precipitazione del cloruro di sodio.

Il cloruro di sodio solido depositatosi sul fondo delle vasche cristallizzanti viene quindi raccolto con macchine dette coltivatori e inviato alla fase successiva di raffinazione.

dei sali diversi dal cloruro di sodio. Tale eliminazione si ottiene mediante lavaggio in controcorrente con acqua quanto più pura possibile: si ottiene così un cloruro di sodio con titolo di NaCl oltre il 99,5%, che viene essiccato e commercializzato come sale marino.

In Italia:

In Italia, le principali saline si trovano a Margherita di Savoia, in Puglia; a Cervia in Romagna; nei pressi di Cagliari, in Sardegna e a Trapani, in Sicilia, dove il sale marino è inserito tra i Prodotti agroalimentari tradizionali siciliani riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Il sale marino di Trapani delle omonime saline ha ottenuto il riconoscimento IGP[3] ed è presidio Slow Food.

Evaporazione indotta:

Differisce dall'evaporazione solare in quanto la sorgente di energia non è più il sole, ma il vapore d'acqua o l'energia elettrica. Dato che il costo energetico è proporzionale alla quantità d'acqua da evaporare, viene impiegata esclusivamente su salamoie sature o quasi sature. Si impiega quindi per il trattamento di salamoie da coltivazione a umido e, di recente, di salamoie provenienti da trattamenti di osmosi inversa (che però sono meno concentrate e meno pure delle altre).

La salamoia in ingresso viene di solito trattata chimicamente per togliere i sali di calcio e magnesio che sarebbero nocivi allo scambio termico, e ridurrebbero il titolo del sale prodotto. Il trattamento è del tipo chimico-fisico come descritto nella demineralizzazione. La salamoia trattata viene quindi concentrata in evaporatori-cristallizzatori e se ne produce un sale di altissima purezza e di granulometria molto uniforme. La purezza raggiunge il 99,9% se il sale è di uso alimentare, e supera il 99,99% se per uso negli impianti di elettrolisi.

Questo processo è detto impropriamente sotto vuoto in quanto i primi impianti di questo tipo funzionavano a pressioni più basse dell'atmosferica; oggi è più frequente il funzionamento a pressione atmosferica negli impianti a pompa di calore, anche detti a ricompressione meccanica, mentre la pressione è variabile negli impianti cosiddetti a multiplo effetto.

In Italia, vi sono grossi impianti sotto vuoto a Saline di Volterra, in provincia di Pisa e a Cirò Marina, in provincia di Crotone (chiusa nel 2008), che sfruttano rispettivamente i giacimenti di Val di Cecina e di Belvedere Spinello. Gli impianti proposti a Scanzano Jonico, in Val d'Agri, non sono mai stati realizzati.

Salgemma, estrazione da miniera:

Se l'evaporazione solare ha il vantaggio di non richiedere fonti di energia diverse dal sole se non per le funzioni di pompaggio e poche altre, ha il grave limite di essere possibile solo dove la differenza tra acqua evaporata e caduta di acqua piovana è positiva: deve evaporare più acqua di quanta ne cada con la pioggia. Ciò è possibile in un clima di tipo mediterraneo, ma assai difficile in climi di tipo monsonico, o in climi freddi. Si può parzialmente ovviare a ciò sfruttando le differenze stagionali, ma chiaramente esistono dei limiti alla produzione. Esistono però dei giacimenti di cloruro di sodio allo stato solido, residui di antichi mari, da cui si può estrarre il cloruro di sodio già in forma solida chiamato salgemma, noto anche come halite.

In questo caso la produzione è fatta per coltivazione della miniera, tipicamente mediante apparecchiature meccaniche di scavo; si ottiene un cloruro di sodio in grossi pezzi che vengono in seguito macinati per portarli a granulometrie commerciabili. Il cloruro di sodio può essere, se necessario, raffinato come il sale marino.

Sul territorio italiano, esistono depositi di salgemma sfruttati da Italkali come miniera a Petralia, Racalmuto e Realmonte, in Sicilia da cui si ottiene un sale di alta purezza (oltre il 99,8%) senza trattamenti di raffinazione. Esistono poi altri siti in cui il sale è disponibile a profondità più o meno elevate (ad esempio, in Val di Cecina, in Toscana, in Val d'Agri, in Basilicata e in provincia di Crotone, in Calabria. Sul territorio europeo tra le più antiche sono quelle di Salisburgo da cui la stessa città prende il nome (Salzburg, che dal tedesco si traduce come la congiunzione di salz, "sale" e burg, "borgo") come pure il fiume Salzach, in cui navigavano le chiatte dedite al trasporto di sale.

Molto spesso, però, il cloruro di sodio è disponibile allo stato solido mischiato con forti quantità di composti estranei, soprattutto argille, sali di magnesio e altri. In questi casi, come anche nel caso di giacimenti profondi, è conveniente procedere a una coltivazione indiretta della miniera, iniettando in profondità acqua che risale poi in superficie come salamoia satura, lasciando in profondità la maggior parte delle impurità. Nella quasi totalità dei casi, questo procedimento di coltivazione a umido è seguito da un'evaporazione, per produrre il cosiddetto sale sotto vuoto.

Ruolo biologico:

Il cloruro di sodio è essenziale per la vita sulla Terra. La maggior parte dei tessuti e dei fluidi degli esseri viventi contiene una qualche quantità di sale. Gli ioni sodio sono essenziali per la trasmissione dei segnali sensoriali e motori lungo il sistema nervoso.

Una soluzione acquosa contenente lo 0,9% di cloruro di sodio è detta soluzione fisiologica perché ha la medesima pressione osmotica del plasma sanguigno umano. È il principale fluido usato in medicina per curare la disidratazione.

Recenti studi hanno dimostrato che una dose superiore a 5 g/die può essere molto nociva, arrivando a causare un aumento del 27% di ictus o malattie a carico del cuore.

Tipi di sale:

Esistono diversi tipi di sale in commercio. Sebbene siano tutti composti in maggior parte da cloruro di sodio, spesso contengono inclusioni che ne cambiano l'aspetto. Erroneamente vengono spesso consigliati in quanto iposodici, ma il contenuto di sodio è identico a parità di capacità salante. Non vanno quindi confusi con i veri sali iposodici, dove una parte significativa di cloruro di sodio è sostituita da altri sali, generalmente cloruro di potassio.

Le diverse sensazioni gustative vanno ricondotte alla diversa forma dei cristalli che influenzano il rapporto area/superficie variando la sapidità percepita.

Sali marini:

Sale grosso

Il sale grosso, comunemente detto sale da cucina, si presenta sotto forma di cristalli grossolani.

Sale integrale

Anche questo è un sale marino, che però non è stato sottoposto a raffinazione. Ha un bianco più spento e trasparente di quello raffinato. Sebbene venga erroneamente considerato povero di sodio, non differisce significativamente da quello comunemente usato in cucina.

Fior di sale

La fleur de sel (il fiore di sale) è un tipo di sale grezzo, che basa le sue origini nell'antica Etruria, prodotto nel nord della Francia, nella Bretagna meridionale, o in Italia, in Sicilia e in Sardegna, dove viene miscelato con aromi tipici della terra, dagli agrumi, alle erbe, al mirto e allo zafferano.

Viene chiamato anche caviale del sale o sale della Camargue.

Sale nero di Cipro

Raccolto dalle acque di Cipro, il sale viene arricchito con carbone ottenuto dalla combustione delle cortecce di legno dolce (betulla, salice tiglio) che gli conferiscono il tipico colore nero. Il sale nero di Cipro viene indicato come accompagnamento per pesci,uova fritte e patate dolci.

Sale grigio di Bretagna

Detto anche sale celticoIndicato per verdure bollite, il sale viene estratto nel sud della Bretagna, verso la costa atlantica francese, al largo di costruzioni di argilla. La presenza di argilla colora di un grigio il sale e ricco di sali minerali.

Sale rosso delle Hawaii

Durante il processo di evaporazione, un'argilla di origine vulcanica presente nei giacimenti si lega al sale conferendogli il tipico colore rosso di sali minerali contenenti il ferro. Adatto per carne e pesce o per decorare i piatti, è soprattutto molto utilizzato dagli indigeni hawaiani per condire il Poke, Kalua Pig e l'Hawaian Jerky. Anticamente veniva utilizzato dagli sciamani hawaiani per i loro rituali .

Sali affumicati

Ricordiamo il sale affumicato della Danimarca dove il sale viene affumicato secondo un antico metodo di affumicatura (addirittura risalente ai Vichinghi) con legno di ginepro, quercia, ciliegio e faggio e ha un aspetto arancione, e quello affumicato Salish dall'aspetto color sabbia e un forte aroma affumicato. Ottimi per i latticini, come la mozzarella

Sali aromatizzati

Esistono sul mercato anche sali aromatizzati al limone, all'aceto, ai boccioli di rosa, alla senape, al vino rosso o persino alla vaniglia. Fra questi sali aromatizzati si ricorda anche il sale fuoco Inca, ottenuto aggiungendo al comune sale marino peperoncino, cumino, aglio, cipolla, scorza di lime e Aji Amarillo che danno un colore marroncino al sale.

Salgemma

Questi sono i più utilizzati, ma esistono anche particolari tipi di sale colorati a seconda degli elementi presenti nel luogo di estrazione del prodotto.

Sale rosa dell'Himalaya

Sicuramente il più noto e rintracciabile nei nostri mercati, il sale rosa è originariamente una formazione cristallina formatasi 250 milioni di anni fa. Sottoposto a particolari pressioni, è stato in grado di assorbire vari oligoelementi, comunque presenti in tracce non significative[13]. La miniera più abbondante del sale rosa è a Kewra nella regione del Punjab (Pakistan).

Sale blu di Persia

Il blu di Persia è un salgemma naturale, il cui colore è dovuto alla presenza di magnesio, calcio, potassio e cloro, che proviene dalle millenarie miniere dell'Iran. È molto raro da trovare e la sua particolare colorazione di colore blu di Persia è dovuta alla presenza di silvite, minerale che di solito è giallo-rosa e raramente blu. Ha una decisa sapidità e un retrogusto leggermente speziato. Macinato sul momento lo si utilizza come sale per condimenti o per pizze o semplicemente in granuli per decorare piatti ricercati (specialmente quelli a base di tartufo).

Sale viola indiano

Chiamato anche Kala Namak o anche Sanchal, si estrae nell'India Centrale ed è caratterizzato da una consistenza soffice, da un gusto sulfureo e da una colorazione che va dal rosa al viola intenso, dovuta alla presenza di greigite. Viene usato nella cucina indiana e del Bangladesh specialmente in insalate, frutta e chutney.

Sale arancione Mirroir

Dalla colorazione arancione e dall'altà sapidità, il sale Mirroir viene raccolto nelle Ande a 3700 metri dal livello del mare.

Sale non igroscopico

È un sale molto fino ottenuto per ricristallizzazione, cui vengono aggiunti antiagglomeranti, come il ferrocianuro di potassio o il carbonato di magnesio. Nel primo caso l'effetto è assai maggiore, in quanto l'eventuale condensazione d'acqua che potrebbe portare alla ricristallizzazione e quindi all'impaccamento, in presenza di ferrocianuro crea superficialmente delle formazioni dendritiche piuttosto fini; nel caso del carbonato di magnesio la dinamica è simile ma meno efficace. Il ferrocianuro non ha praticamente tossicità, e inoltre è utilizzato in quantità di poche parti per miliardo.

Sale kosher

Utilizzato dalle comunità ebraiche poiché "aspira" il sangue contenuto nelle carni (per gli ebrei è vietato assumere il sangue), ma trova impiego nella cucina mondiale come alternativa al sale grosso, con cui condivide anche la grossolanità dei cristalli.

 

 

 

**** fonte tratta da Wikipedia L'encicolpedia libera.

 

Formati:

Gr 250 pet spargitore,  kg 1 pacco quadro, kg 10 sacco, kg 25 sacco, bag kg 1000.

Aggiornamenti dai mercati:

http://www.acnielsen.it/site/index.shtml

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ABBONDANZA rappresentanze surgelati surgelato omar OMAR Omar rappresentante rappresentanti rappresentanze ABBONDANZA RAPPRESENTANZE ABBONDANZA MARCHE REGIONE MARCHE rarappresentanze snc r.a. rappresentanze R.A. rappresentanze sas, rappresentanti rappresentante agenti di commercio agente di commercio ra rarapp rarappresentanze abbondanza rappresentanze rappresentante omar Abbondanza geom geom. geometra Omar Abbondanza omar geometra Paolo Giuliani, rappresentanti, abbondanzarappresentanze  surgelati congelati refrigerati  rappresentante agente agenti di commercio, food and beverage, alimentari alimentare, ingrosso, surgelati congelati refrigerati gelati katering grossisti, grossista catering, horeca, hotel restaurant agenti di commercio business agent shopping oil Olio di oliva, oli, olive, ulivi, olio extravergine di oliva, olio di sansa e oliva, oli aromatici di oliva. Prosciutti crudi nazionali, prosciutti di Parma, prosciutti esteri, prosciutti mec. Prosciutti cotti di cosce nazionali, Prosciutti cotti di cosce estere, Prosciutti cotti di cosce ricomposte, Cotti di spalla, prosciutti cotti Praga. Speck, bresaola, salame nostrano, Ungherese, Milano, Napoli, Atesino, mortadelle, pancetta, wurstel, zampone, cotechino, soppressa Veneta, arista, fesa. Parmigiano Reggiano, grana padano, sbiancato, doppio uso, grattugiato, asiago, asiago dallevo, pirenero, bergader, brie, formagette, edamer, donautaler, frankedammer, buchi Bavarese, emmental svizzero, emmentaler, fontina originale valdostana, tirolette, gorgonzola, gouda, filato, gruviera, belmont, taleggio, montasio, masdamer, lerdamer, viminato, pecorino romano, pecorino nuarese, stracchino, formaggio di capra, canestrato nazionale.  conserve alimentari industrie alimentari gli antipasti ilavorazione import export frutta essiccata verde regno medusa  marinati di pesce distillati wusterl maionese  Crema nocciola, gianduia, bianca, pasticceria, pasta da taglio, cremini, snacks, creme spalmabili in vaso, tazza, bicchiere, creme linea biologica, linea catering, prugne, mandorle, nocciole, granelle, pinoli, uva sultanina, arachidi, fichi, datteri, noci, frutta candita, frutta sciroppata, bagne alcoliche, distillati, margarine, burro,  composte di frutta, olio. Tonno in olio di oliva, in olio di semi, tonno di tonnara, ventresca di tonno di tonnara,  tonno blufin, tonno yellowfin, bottarga di tonno.Filetti di sgombro in olio, marinati, conservati freschi, grigliati, sgombro al sale, patè di sgombro, filetti di alici in olio, alici salate, alacce salate, seppioline, polpo, insalata di mare, carpaccio di pesce spada, di tonno, sughi mare, allo scoglio gamberi e zucchine, vongole veraci. Stoccafisso ragno, ragnar, lub, westre magro, westre ancona, holland, olanda, bremese, gran premier, italiano medio, italiano grande, lof, filettoni di baccala' gadus morua, gadus macrocefalo, cod wings, white ling Norvegia, Brosme tusk Norvegia, salinato Islanda, Faroese, danese,filetto di cod, di ling, ali bianche, ali nere.Pomodori pelati, passata di pomodoro, polpa di pomodoro, polpa di pomodoro a cubetti, polpa fine, finissima, passata di pomodoro, concentrato, doppio concentrato, pomodori di collina, salse di pomodoro. Maionese, Ketchup, senape, salsa tartara, messicana, cocktail, ai funghi, al tonno. Acquavite di vinaccia, alchermes, alcool, amaretto, amaro, anice dolce, anice forte, anisetta, arancello, bagna per frutta, bianca veneta, bitter, brandy, caffe' export, carciofo, cedro, cherry, crema banana, cacao, limoncino, wisky, creola, doppio cedro, fernet, fragolino, gin, grappa, limoncello, liquirizia, liquore, limonciono, mandarino, mandorla, maraschino, millefiori, mirto, mistrà, napoleon, prugna, punch, rabarbaro, rosolio, rum, sambuca, samba, sassolino, trestelle, triple sec, vodka, scotch wisky, blended wisky, sciroppi. cibus parma mia sial fiera levante salone del gusto cibo mangiare bere an pu mc ap ancona regione marche macerata pesaro ascoli fermo fano senigallia marotta mondolfo acqualagna jesi tartufo business agent agency procacciatore affari fiera anuga

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R.A. Darstellungsdämpfungsregler, Überflussdarstellungen homar Überfluss geom repräsentativgeom Ra rarapp rarappresentanze Raoul-Raul. Omar-Geometer Überfluss Omar-Geometer Paul Giuliani, die Repräsentanten, verantwortliche Repräsentativhandelsmittel, Nahrung und Getränk, die Nahrungsmittel, die, Großhandels, der eingefrorene Abteilungs-Frost nährend sind, kühlten bereifte katering Grossisten, Grossistlebesmittelanschaffung, horeca, Hotelgaststätte, Öl des olivgrünen extravergine der olivgrünen Olive und, Öl, ulivi, Oliven, Öle, Ölöl sansa, aromatische Öle wir der Olive ab. Raul Raoul abbondanza raul Prosciutti roher Staatsangehöriger, prosciutti von Parma, prosciutti fremd, prosciutti mec. Prosciutti kochte von den nationalen Schenkeln, Prosciutti kochte von den fremden Schenkeln, Prosciutti kochte von neu angeordneten Schenkeln, gekocht von der Schulter, prosciutti gekochtes Praga. Fleck, bresaola, salame nostrano, Ungar, Mailand, Neapel, Atesino, mortadelle, Speck, wurstel, zampone, cotechino, Veneta Presse, Arista, fesa. Reggiano $parmesan, PO-Korn, drehte sich weiß, Doppeltgebrauch, grattugiato, Asiago, Asiago dallevo, pirenero, bergader, Briekäse, formagette, edamer, donautaler, frankedammer, Löcher Bayer, Emmentaler Schweizer, Emmentaler, fontina entstehen sie von Valle d' Aosta, tirolette, Gorgonzola, Gouda, spann, gruviera, belmont, Taleggio, montasio, masdamer, lerdamer, viminato, das pecorino, das römisch ist, das nuarese pecorino, stracchino, Käse der Ziege, canestrato Staatsangehöriger. das nährende giacinto callipo konserviert GewehrLebensmittelindustrien das curreri Aperitifs iconsitt, das ursprünglicher Arbeitsimport-export des alinor Lebens l.i.f.e essiccata grünes Herrschaftquallen regnoli das Fische marinati eine nutkao destilliertes Heiliges maionese George wusterl scarlino Kassie nocciola Creme erbringt, gianduia, spalmabili weiße Frau, Gebäckgeschäft, Paste vom Schnitt, cremini, Imbisse, sahnt im Vase, Schale, Glas, sahnt biologische Linie, Linie Lebesmittelanschaffung, Pflaumen, Mandeln, nocciole, granelle, pinoli, Traube sultanina, Erdnüsse, fichi, Daten, Walnüsse, Erträge candita, Erträge sciroppata, der bagne Alkoholiker, destilliert, Margarine, die Butter, bestanden aus Frucht, Öl. Tonno im Öl der Olive, Öl der Samen, tonno von Tonnara, ventresca von tonno von Tonnara, tonno blufin, tonno Flussbarsch, bottarga von tonno. Gewinde des i-freien Raumes im Öl, marinati, konservierten das freschi, gegrillt, frei kennt sie, patè des i-freien Raumes, Gewinde von alici im Öl, salate alici, alacce salate, seppioline, polpo, insalata von Meer, carpaccio der Fischklinge, von tonno, von Soßemeer, zum scoglio gamberi und zum zucchine, vongole veraci. Stoccafisso Spinne, ragnar, lub, mageres westre, westre Ancona, Holland, Holland, bremese, großer Premierminister, Mittel, italienisches italienisches großes, lof, filettoni von baccala' Gadus morua, Gadus macrocefalo, Kabeljau wings, weißer Ling Norwegen, Brosme Stoßzahn Norwegen, salinato Islanda, Faröer, Dänische, Gewinde des Kabeljaus, von Ling, weiße Frauen abbondanza omark abbondanza omar der Schleppseile, Schleppseile schwärzen. Tomatetomateschalen, Letztes, polpa der Tomate, polpa der Tomate zum cubetti, die polpa Geldstrafe, am feinsten, letzt von der Tomate, konzentriert, verdoppeln sich konzentriert, Hügeltomaten, Soßen der Tomate. Maionese, Ketschup, Senf, Weinstein, mexikanische Soße, Cocktail, zu den Pilzen, das tonno. Büstenhalter von vinaccia, alchermes, alcool, Makrone, bitterer, süßer Anis, starker Anis, Anisette, arancello, baden für Frucht, das weiße Frau veneta, bitter, Weinbrand, caffe' Export, carciofo, Zeder, Kirsche, Sahnebanane, Kakaos, limoncino, wisky, kreolische, doppelte Quantitätszeder, fernet, fragolino, Gin, Grappa, limoncello, liquirizia, Likör, limonciono, Mandarine, Mandel, Maraschino, millefiori, mirto, mistrà, Napoleon, Pflaume, Durchschlag, Rhabarber, Rosolio, Rum, sambuca, Samba, sassolino, trestelle, dreifache sek, Wodka, schottisches wisky, gemischtes wisky, Sirupe. wich sial angemessene Erhöhunghalle der cibus Parma-Grube der Geschmacknahrung, zum des Getränks zu essen eine Märzregion PU-Lux AP Ancona Jesi Pesaro procacciatore fano Ascoli feste senigallia marotta mondolfo acqualagna tartufo Handelsvertreter-Agenturverhandlungen auf

L' R.A.rappresentanze snc, dichiara con la presente che:

NON ESISTE ALCUNA AZIENDA, AGENZIA, RAPPRESENTANTE,AGENTE DI COMMERCIO NEL STTORE ALIMENTARE CONSERVATO FRESCHI, CONGELATI E SURGELATI COLLEGATO O COLLEGABILE ALLA SCRIVENTE OLTRE AI SOCI

Omar Abbondanza e Paolo Giuliani

PERTANTO OGNI ALTRA DICHIARAZIONE DI APPARTENENZA, COLLABORAZIONE, RAMO SOCIETARIO, DISCENDENZA LAVORATIVA E QUALUNQUE AFFERMAZIONE DI COOPERAZIONE CON LA R.A.rappresentanze snc , DEVE RITENERSI PURAMENTE FALSA E PRETESTUOSA, NONCHE' PERSEGUIBILE GIURIDICAMENTE.

INVITIAMO PERTANTO TUTTI I NOSTRI FOLLOWERS A DIFFIDARE DA SITI (FAKE) CHE SFRUTTANO IL NOSTRO NOME SENZA ALCUN DIRITTO.